E’ ora di ricominciare

Si ricomincia

Ebbene sì, il progetto riparte!

Le regole sono più o meno le stesse:

  • pubblicherò almeno uno scatto al giorno. Uno scatto “fresco di giornata” o un vecchio scatto che non avevo avuto il tempo di pubblicare (il mio piccolo archivio è abbastanza fornito).
  • questa volta non sarà importante la macchina fotografica, in fondo in tasca ho sempre l’iPhone: tanto vale sfruttarlo al meglio.
  • ogni giorno leggerò qualcosa di inerente la fotografia – cosa assai facile, visto che lo faccio sempre. Periodicamente riporterò qui le letture più interessanti.

Grazie ancora a Tasra Dawson, che anche questa volta mi ha spinto a partire e mi ha ricordato che

“There is no try. Only do or do not.”
(Yoda)

Là in fondo c’è la meta…

Là in fondo c'è la città...

Ma quale strada mi conviene prendere per arrivarci? Quella più trafficata e sicura o forse dovrei cercarne un’altra, tutta mia?

Insomma continuo a farmi domande senza trovare una risposta soddisfacente. Un po’ come questa notte: sono a Barcellona, la città è qui vicina, ma non riuscirò a mettere piede fuori da questo albergo se  non per tornare in aeroporto. E’ una convention bellissima, piena di cose interessantissime, però un po’ mi resterà l’amaro in bocca per non aver potuto vedere nulla.

Ho una vita piena di cose bellissime, eppure vorrei sempre qualcosa di più… però ho deciso che a Barcellona ci tornerò! 🙂

Ci si avvicina alla fine del reality

Il nostro “reality” finirà mercoledì prossimo. Noi l’idea l’abbiamo delineata  e poi la palla passerà in mano al team di sviluppo che si occuperà di tutte quelle cose che io conosco così bene. Mi sembra assai strano non dovermi preoccupare della miriade di dettagli tecnici e tecnologici che iniziano a affollare la testa dello sviluppatore non appena gli viene comunicata l’idea da cui nascerà il programma. Confesso che è stato davvero molto bello potere lasciare correre l’immaginazione e l’inventiva a briglia sciolta almeno per una volta: fare parte del gruppo di “creativi” ha un grande fascino.

Non voglio nascondere che sicuramente il team di sviluppo non avrà vita facile nel realizzare le cose che abbiamo pensato, ma se ci riuscisse, anche solo in parte, avremmo un’app davvero molto utile e un po’ avvenieristica.

Nella foto di apertura che il MiniMe pensato da Filippo Magri. Carino vero?
Ma nella mia mente la voce che alla mattina ti augura buona giornata e ti elenca le cose da fare e le novità del giorno, è quella inconfondibile di Hal9000 e la cosa mi allarma assai. Mai fidarsi troppo delle macchine! 🙂

Ecco qui sotto gli scatti della giornata.

Una serata davvero ben riuscita

Raccntiamo di noi

Anche se le mie lotte con il flash di Apest non hanno portato a grandi risultati, è stata davvero una bellissima serata. Insomma  se manca la luce del sole e si è in penombra con tanta gente io non riesco ad ottenere una foto che mi convinca fino in fondo. 🙁

Mi rendo conto che devo studiare ancora tanto…

Ma per ora ecco alcune immagini della quindicesima Girl Geek Dinner di Milano.

 

 

L’area di lavoro

Area di lavoro

La nascita delle idee è sempre assai affascinante, ma vederle sbocciare durante le discussioni periodiche di sei persone aiutate da una comunità assai vivace e affiatata che si è creata intorno al WePadProject, lo è ancora di più. L’unico problema è che dopo avere lasciato libera l’immaginazione, adesso è davvero difficile tornare con i piedi per terra per arrivare a definire a qualcosa di realmente realizzabile.

Siamo arrivati a definire il candidato finale, che nella mia immaginazione è una sorta di estensione della memoria che mi aiuti a ricordare e a fare più velocemente tutte le incombenze che ingarbugliano la mia giornata.  Se poi riuscisse anche a non farmi rimandare continuamente tutto ciò che non amo fare, per aiutarmi a non essere sempre in ritardo, per me sarebbe davvero il massimo!

Ecco le foto della brainstorming di mercoledì 23 marzo 2011.

Tra i cocci

Tra i cocci

Come al solito il bicchiere può essere visto mezzo pieno o mezzo vuoto. E oggi è mezzo pieno! 🙂

Qui si inizia a ricostruire.
Pian piano, senza fretta ma inesorabile è rientrata nella mia vita la fotografia. Ho provato a tenerla lontana, ma il mio occhio cadeva sempre sulle immagini dei giornali e spesso mi ritrovavo per blog inaspettati e colorati. Continuerò questo cammino, divertendomi e sognando, sperando di continuare a raccogliere piccole soddisfazioni. Spero solo di riuscire a non preoccuparmi se il tempo non è mai abbastanza e se le foto non sono mai come le vorrei. Un passo alla volta e forse ce la farò.

Per ora ho proposto le foto su Flickr al Getty Images e mi piacerebbe riattivarmi con i Macro Mondays. Per risollevare la fantasia, vorrei trovare un po’ di temi per i prossimi scatti. Mi raccomando se avete suggerimenti, non esitate a lasciare un graditissimo commento.

Le idee prendono forma

WepadProject

Ieri c’è stato il terzo brainstorming, le idee sembrano finalmente prendere forma e ho scoperto che è vero che dopo un po’ le telecamere non le noti quasi più. Però è giusto che tutti possano ammirare la bravura dei ragazzi che lavorano e riprendono con due Canon 5D! Io vorrei tanto provare un paio dei loro obiettivi, per non parlare delle macchine.

Ma adesso parleranno le immagini…

In demolizione

In demolizione

Le cose devono cambiare, non restano mai come sono o come le vorremmo. Ma in questo momento ho paura di vedere crollare tutto senza avere un progetto di ricostruzione.

Magari però aveva ragione Tomasi di Lampedusa e non mi devo preoccupare, visto che

“Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”

Per chi avesse voglia di rifarsi un po’ gli occhi con delle belle foto, consiglio le foto di Alberto Aliverti – Snaphoto, specializzato in still-life e il suo sito “18percento – the backside of snapshot“.

Senonoraquando

Senonoraquando - 3

Ieri c’è stata una bella manifestazione in tante piazze italiane, per difendere la dignità delle donne. Io c’ero e sono stata molto felice di esserci con tantissime altre persone: una festa colorata e rumorosa con tanti sorrisi e poca polita (un po’ sì, ma non troppa).

La cosa più bella è essere andata tenendo una manina nella mia mano, rispondendo ad un sacco di domande (difficilissime!) e leggendo insieme tutti i cartelli. Spero di essere riuscita a trasmettere qualcosa su come affrontare la vita e le disparità.

Mi auguro che questa manifestazione riesca a riportare le persone vicino alla politica: è importante che tutti iniziamo a pensare alla nostra società e a costruire qualcosa insieme e per il nostro futuro, anche se ci costa fatica.

Everybody wants to sing jazz!

Un giro per Milano e inaspettatamente si incontra un bel concerto Jazz! E non hanno neanche protestato quando ci siamo avvicinati da dietro per ammirare i musicisti e gli srumenti da vicino. 🙂